sabato 9 luglio 2011

Le barrette energetiche


Precisiamo: non parlo di queste.



Già, non parlo neanche di quelle che si riempiono fino in cima e poi ti consentono di "fare la mossa".

No, non sono neanche quelle che quando finiscono muori.

Tuttavia, comprendo il disorientamento. Anche per me l'introduzione a questo argomento è stata traumatica e difficile: per anni infatti le uniche barrette energetiche che desideravo utilizzare in concomitanza con un allenamento erano queste:


Solo che, non trovando impressa la data di scadenza, mi trovavo giocoforza costretto a consumarle tutte e subito nel timore che potessero andare a male.

Con la pratica, sono riuscito a stoccare un numero considerevole di tali barrette nel mio stomaco, fuggendo così il pericolo di dover buttar via del cibo (comportamento eticamente riprovevole, a mio avviso).

Persone a me care mi hanno poi spiegato che esistevano altre soluzioni per soddisfare il fabbisogno energetico, all'apparenza più pratiche.

Queste.



Incuriosito dalla loro strana forma e interrogatomi sul loro possibile utilizzo (di grigliarle non se ne parlava, mi parve di capire ad una prima analisi superficiale), decisi di provarle.

Innanzitutto non mi risultava che esistessero parti di bovino, ovino o suino ricoperte di cereali, infatti capii subito che si parlava di prodotti non esistenti in natura.

Non c'è una pianta Enervit da annaffiare, né un erbivoro Isostad da disossare alla bisogna. E' tutta roba che qualche homo sapiens ha elaborato artificialmente per spillare soldi ad altri della sua specie.

Tuttavia, anche il croccante della nonna è fondamentalmente un prodotto dell'ingegno umano non esistente in natura: non per questo mi sento di urlare ai quattro venti "PERFIDA NONNA!", né di prendere a testate un contadino sardo perché elabora il formaggio di capra.

Chiarito quindi il principio base secondo cui anche se è artificiale non è per forza demoniaco, mi accingo a masticare per la prima volta una barretta mentre ascendo al Monte Catria, cosa che tra i capelli lunghi e i "chissà perché lo sto facendo" mi ricordava molto Getsehemane.

Integratori al pascolo sul Catria

E' lì che capisco, una volta in cima, che sta santa barretta, diciamolo, effettivamente, fa.

Per carità, non è che sono arrivato in vetta zompando a quattro zampe tipo Sabretooth, però mi ha dato un bell'aiuto.


La sberla che ti danno questi piccoli parallelepipedi masticabili è influenzata da tanti fattori.

Innanzitutto esiste una distinzione di base tra prodotti da assumere pre attività sportiva e prodotti da assumere durante l'attività sportiva.

Esistono barrette energetiche, destinate agli sportivi che necessitano di una "botta" in allenamento; barrette proteiche, destinate praticamente a ricostruire il muscolo dopo l'allenamento (esistono anche barrette dietetiche, che teoricamente dovrebbero servire a far saltare i pasti alle ragazzine scheletriche fissate, con tutti gli scompensi che ne derivano).

Per il "dopo" e il "durante" pare siano più indicati integratori di sali minerali e carboidrati, piuttosto che una semplice barretta. Ammetto di preferire, a istinto, una spremuta di agrumi a un beverone di sali Enervit, anche se l'effetto è completamente diverso. E nondimeno è da segnalare la comodità di portarseli dietro disciolti in una boccetta d'acqua in palestra o in un sentiero di montagna, dove effettivamente girare con arance e spremino sarebbe quantomeno bizzarro.

Due misurini da 30g (il misurino è fornito) in mezzo litro d'acqua
 per una bevanda isotonica, un misurino per una bevanda ipotonica.


Secondo elemento fondamentale, la quantità di carboidrati presenti nella barretta. Non è difficile esagerare con i carboidrati e trovarsi con un surplus di zuccheri da smaltire: basta aver mangiato un bel piatto abbondante di pasta a pranzo e la barretta diventa quasi inutile, in effetti. La differenza, ovviamente, sta nella digeribilità, nella immediata disponibilità dell'energia e negli altri elementi nutritivi assunti.

Terzo elemento chiave: le calorie fornite. Una barretta da 150 Kcal abbinata a due pasti abbondanti rischia di far sforare di molto il fabbisogno calorico giornaliero, come per i carboidrati. Meglio spulciare sempre le informazioni nutrizionali, munirsi di calcolatrice e fare due conti prima.

Nella scelta di una barretta andrebbero tenuti presente i tre fattori sopra così come la presenza di sostanze aggiuntive. Meno porcilate ci sono, meglio è. Sarebbero da evitare con cura grassi idrogenati, esaltatori di sapidità e in genere tutte le schifezze chimiche possibili.

Bisognerebbe buttare un occhio anche agli eventuali ingredienti presenti ad alto indice glicemico (che ti danno una gran briscola all'inizio dell'allenamento poi a metà ti ritrovi senza carburante e arranchi come un profugo perso da tre giorni nel deserto afgano).

Riporto qui di seguito i valori nutrizionali di due delle varie barrette che ho provato, comunemente acquistabili ovunque (beh, in sartoria non so se ce le hanno).



Confronto tra barretta Isostad alla frutta e Power Crunchy della Enervit.
Preferisco la Enervit poiché a parità di calorie ha più proteine,
meno carboidrati e meno grassi.
La Isostad dà una "botta" eccessiva, a parer mio. Sodio e vitamine mi sembrano più equilibrati nella Enervit e mi piace l'aggiunta di magnesio, fondamentale nella trasmissione di impulsi muscolari. Leggere e informarsi, please: http://www.abodybuilding.com/sfuncia9.htm 

In ogni caso non ho ancora provato nulla di serio, acquistabile probabilmente in negozi specializzati, farmacie o altro, sia per il costo sia perché sono più propenso ad evitare schifezze chimiche in favore di quantità vichinghe di frutta, verdura, carne, pesce. E' innegabile tuttavia che tra prendersi una barretta e farsi uno zabaione probabilmente il tuo fegato preferisce la barretta (e l'effetto, come detto, è completamente diverso a causa dell'indice glicemico dell'alimento).

Essendo alimenti in linea di massima facilmente digeribili li assumo mezz'ora - un'ora prima dell'allenamento assieme a parecchia acqua (per evitare di trovarmi un mattone in gola e facilitare l'assimilazione). Talvolta, se devo allenarmi la mattina presto, li assumo al posto della colazione così  evito lo spiacevole effetto "borraccia semivuota" mentre mi muovo :D

Il limite di questi prodotti, a parer mio, è che pur fornendo una quantità equilibrata di elementi nutritivi ne forniscono altri magari assolutamente inutili per gli scopi dello sportivo in questione (ad esempio le maltodestrine per me che voglio dimagrire: suggerisco la lettura di questo e questo) e probabilmente vengono prodotte a partire da materie prime scadenti (anche se ho apprezzato la dicitura "olio di palma non idrogenato" della Power Crunchy della Enervit, non oso immaginare cosa ci sia dietro la solita scritta "aromi").

Mi sono quindi messo in testa di realizzare una barretta energetica per i fatti miei, in casa, ed ho cominciato a sperimentare e informarmi. Ancora, tuttavia, non sono giunto ad una soluzione accettabile. O non si addensa, o fa schifo, o si squaglia. Ma non demordo: st'estate ci riesco di sicuro, vi terrò aggiornati.

L'idea è quella di prendere mandorle, arachidi non salate, riso soffiato, albume d'uovo e realizzare una barretta simile ad un croccante. Al momento mi sono venute solo porcate perché ho decisamente sbagliato le dosi. Inoltre sarei curioso di conoscere i reali valori nutritivi della barretta da me prodotta, ma un laboratorio della zona mi ha sparato 170 euro per l'analisi... o trovo qualcuno che divida la spesa con me o vado avanti a sentimento :D

Non ho avuto ancora tempo di sperimentare (magari ad Agosto con calma proverò), ma vorrei provare a sostituire il caramello fatto con lo zucchero (ad alto indice glicemico) con qualcosa fatto con il miele (mediamente ad IG più basso dello zucchero).

In ogni caso ecco qua un sito che propone una soluzione fatta in casa che non mi sembra male:

http://www.vitadelia.com/miscelanea/barritas-energeticas-sencillas-para-preparar-en-casa

e qui la traduzione italiana per i non... spagnofoni:

http://www.benessereblog.it/post/1758/le-barrette-energetiche-da-preparare-in-casa

Al solito, my-personaltrainer.it ha la sua soluzione:

http://www.my-personaltrainer.it/barretta_fai_da_te.htm

Il vantaggio del farsi una barretta in casa è che hai un controllo maggiore sulla qualità del prodotto e che puoi dosare i singoli ingredienti in relazione alle tue reali necessità (più o meno carboidrati, proteine, grassi a seconda del tipo di allenamento della giornata ma anche del tipo di lavoro e della fatica della giornata in sé). I limiti sono accettabili, a mio avviso, ma esistono: ad esempio la conservazione (in assenza di conservanti o di massicce dosi di vitamina C direi che al massimo possono essere conservate in frigo un paio di giorni), la solidità (facile che si squaglino in auto), il fatto stesso di doversela fare a mano e impiegare un po' di tempo in più oltre all'allenamento può essere un deterrente.

Se ancora non siete convinti, come me, della convenienza nell'utilizzo di barrette e integratori, potete sempre provare il metodo "fulminati del bodybuilding":


... d'altra parte, ognuno si fa del male come meglio crede. 

Ora se permettete, vado a prendere un antiemetico. Burp.

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