sabato 9 aprile 2011

Un passo in avanti ed uno in su (Cronistoria - 01)


Un giorno mi sono alzato ed ho cominciato a camminare, verso l'alto.

Vicino Pesaro, per l'esattezza a Colbordolo, dove ha sede la mia scuola di musica , c'è un luogo che da piccolo mi faceva paura.

Anzi, faceva paura a tutti: storie raccontate al buio, sottovoce, dietro il lumino della sigaretta, le parole che diventavano fumo tra i denti. Seduti di fronte alla serranda del bar chiuso che era tardi, si raccontava di una chiesa sconsacrata, di un cimitero, dove di notte in alcune sere, e guarda caso proprio quella sera lì...

... eccetera, dài. Di racconti del genere sono piene le sere d'estate dei ragazzini.

Sta di fatto che da quelle sere dove si pigliava la Vespa e si facevano 18 km per andare a farci "BU" in una chiesa diroccata in mezzo al bosco, il monte di Coldelce è rimasto sempre all'interno dei pensieri.

Per chi volesse saperne di più:



Io provo una attrazione incontrollabile per boschi, alberi e colline, come per tutta la natura che si diverte a travestirsi da ambientazione fantasy: penso che succeda a tutti, solo che qualcuno è distratto dai suoi pensieri mentre lo spettacolo verde e marrone gli si para davanti.

Sta di fatto che il 25 aprile 2010, dopo che mi frullava per la testa da un po' di cominciare il "Percorso delle Tre M"*, ho organizzato una normale e banalissima gita fuoriporta con gli Amici proprio lì dove da piccolo avevo avuto tanta paura. Gli psicoterapeuti si stanno già sfregando le mani, lo sento.





Il bue vichingo, inutile dirlo, sono io. Lì ero 130 Kg.

Portare su 130 Kg con un dislivello di 600m su 4,5 km (solo andata) nel verde, col caldo di una giornata di sole, sparando cazzate tra amici è stato il primo passo. Ed è stato BELLISSIMO.

Come agnostico e razionalista, il mio misticismo rasenta lo zero: tuttavia non posso negare che la presenza di una calda giornata di sole, il verde del bosco, la compagnia piacevole siano state delle energie positive fondamentali per far fare "clic" al mio cervello.

Per i dettagli tecnici ed il reportage sulla camminata, rimando agli articoli seguenti: cercherò di tener separate risorse utili dalla mia storia personale, in modo da non rovinare la lettura a chi di me e della mia storia, fondamentalmente, a ragione non gliene frega niente :D

Se desiderate cominciare, mi sento di consigliarvi una impegnativa camminata nel bosco con amici in un giorno di primavera. Sarà una esperienza che non dimenticherete, vi sveglierà il metabolismo, vi farà invertire la tendenza ma soprattutto vi stamperà nella mente il ricordo di un primo, piccolo scalino superato.

Avrete fatto un passo in avanti ed uno in su: sarete più lontani dal fondo :)


* spiegherò poi. Stay tuned.

Siamo alla fine del XX secolo.


Siamo alla fine del XX secolo e la mia vita comincia a cambiare. Intendo il girovita.

Complici facili scuse (progetti tardoadolescenziali, grandi prospettive, delusioni amorose, bla bla), comincio a mangiare di più, sempre di più.

Dodici anni dopo, a 29 anni, ero 130 Kg.

Oggi, un anno dopo, grazie anche ad alcuni personaggi che incontrerete in questa storia, sono 100kg, e sto continuando il mio viaggio che voglio mi porti ad avere un fisico da atleta.

Questa è la storia di come ho sconfitto il lato demoniaco nascosto sotto il grasso e di come l'ho sostituito con il lato buono, difeso dai muscoli e dalla buona salute: ho deciso di aprire un blog per segnalare a chiunque possa essere interessato le mie scoperte, i miei traguardi, le risorse trovate in rete, quelle trovate nel mio cervello, offrire spunti e possibilità, perché credo possano essere utili ad altri per il loro percorso.




Questa è la storia di come Fudo si è inginocchiato a Ken :)

Buona lettura :)

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