giovedì 14 aprile 2011

Le scarpe da running (Introduzione)


Quando ho cominciato a dimagrire mi sono subito reso conto che non potevo assolutamente fare alcuna attività fisica con le scarpe da 10 euro del mercato, soldi o non soldi permettendo. Scarpe del genere sono buone solo per stare in casa seduti, e poi e poi.

All'inizio, tuttavia, il fattore economico aveva un peso diverso: ero all'inizio, non sapevo se avrei continuato, non sapevo che tipo di attività sarei andato a svolgere e soprattutto non avevo voglia di cacciare miliardi per un paio di scarpe, io che mi vesto con i vestiti di quattromila anni fa, con i buchi e le pezze.

Quindi ho optato per un paio di Nike Skyraider:



75 euro, che obiettivamente mi hanno seguito egregiamente fino al 22 marzo scorso (quindi 9-10 mesi).

Si tratta di un paio di scarpe perfettamente ammortizzate tramite air sul tallone, molto di meno in punta (il che non è il massimo per uno sportivo sovrappeso), con un piccolo difetto: mi hanno sbucciato per qualche settimana il tendine di Achille ed ho dovuto ricorrere per un po' al famigerato e costosissimo cerotto a nastro (suggerisco, al posto della farmacia, di acquistarli al supermercato, costano molto meno).



Giorni prima della data fatidica, dopo aver osato mettere quelle scarpe per una uscita in borghese, lo sguardo severo e castigatore delle Donne di Famiglia si è posato sui buchi nelle scarpe dai quali uscivano i mignoli. Ehm.

Terrorizzato al pensiero delle conseguenze del mio affronto alla pubblica decenza secondo i parametri imperiali di madre e fidanzata (lol), mi sono precipitato a comprare le mie nuove compagne di viaggio, un paio di Nike Air Pegasus+ 27:





Ora, qui a parer mio si parla di arte pura. Le avevo già provate all'acquisto delle Skyraider ma costavano troppo e non le ho prese. Stavolta le ho trovate alla stessa cifra delle Skyraider di allora (75 euro) dopo aver fatto la punta per un anno come un segugio allo scaffale del Cisalfa ed avevo quasi voglia di comprarne due paia.

Avrei fatto meglio a farlo: appena messe, a rispetto del nome, sembra di volare. Comodissime, morbidissime, suola con un grip pazzesco, assenza di problemi al tallone (vedi sopra): la cosa che però mi ha fatto rimanere a bocca aperta è che i problemi che avevo al ginocchio destro (che mi punturava dopo i 40' di corsa) sono assolutamente SPARITI. A onor del vero non so se sia dovuto alla perdita degli ultimi chili, al miglioramento del tono muscolare, della tecnica di corsa o cos'altro. Sta di fatto che da quando ho preso queste scarpe non ho più avuto alcun problema al ginocchio, salvo una uscita dove ho tirato al limite delle mie possibilità e dove comunque il problema si è ripresentato con intensità assolutamente minore rispetto a prima.

Mi sento quindi di consigliare queste scarpe a chi come me è sovrappeso e desidera iniziare a correre con una attenzione particolare per le articolazioni (che nel nostro caso sono particolarmente sollecitate).

Per una recensione tecnica della scarpa, rimando a questa pagina dell'ottimo blog Anima Sportiva:

http://animasportiva.myblog.it/tag/consigli+nike+pegasus+27

Da quello che ho capito studiando un po' in rete le opinioni di atleti di ogni ordine e grado, le tre migliori marche per il running sono Mizuno, Asics e Nike, probabilmente nell'ordine. Chiaramente ogni corridore ha le sue preferenze: al momento io ho provato solo Nike ma non vedo l'ora di sperimentare altri marchi.

Poichè correre è diventato un punto chiave per il mio dimagrimento, nel tempo mi sono fatto (e mi sto facendo) una cultura sulle scarpe da running. Nel prossimo articolo cercherò di riassumere in maniera semplice ed esaustiva quello che ho capito in una breve guida all'acquisto di una scarpa da running.

Corro a scriverla.

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